In questo mondo frenetico siamo ormai abituati a pensare di poter ottenere tutto e subito.
Circa 20 anni fa l’allenatore della Nazionale Aldo Andreotti si avvicinò a me, dopo che vinsi l’ennesimo titolo italiano Juniores, e discutendo sulla performance mi disse:
Non abbiamo bisogno di campioni italiani ma di CAMPIONI!
💥BAM!! Botta sul muso!💥
Lì per lì non capivo, mi sembrava che volesse sminuire il mio risultato. Ma in realtà mi ha fatto un grande dono🎁, mi ha mantenuto coi piedi in terra.
Ancora oggi lo ringrazio per quella frase, perchè vincere un Campionato Italiano con un punteggio scadente non vale niente.
Non per me almeno.
E’ la stessa situazione che hanno quelle squadre di calcio che ogni anno vincono il campionato nazionale e poi quando vanno in Champions League escono subito al primo turno. Essere il numero uno del proprio paese è davvero un punto di arrivo? Non per me.
Grazie a quella frase ho capito che non ero ancora pronto a soddisfare i miei obiettivi, avevo tanta strada e tanta fatica davanti a me! Grazie Aldo!
Se c’è una cosa che ho imparato dallo Sport è che le persone devono maturare col tempo. 🕰️
Quanti giovani talenti ho visto scomparire dalle classifiche perchè spinti troppo repentinamente verso il raggiungimento di un risultato piuttosto che essere accompagnati nella propria crescita personale e sportiva.
L’Atleta è un pezzo di metallo grezzo che sta tra l’incudine e il martello.
🪵L’incudine è il tempo. Sta lì, inesorabile, non è modificabile nonostante gli sforzi, nonostante le botte. L’incudine, come il tempo, ha una superficie limitata su cui possiamo lavorare ed entro i suoi confini ci forgiamo.🔨Il martello è la vita fatta di allenamenti, gare ma anche di socialità, studio, interazioni personali. Ogni colpo al pezzo di metallo è potenzialmente in grado di modificarne la forma in modo definitivo.
👨🔧Il fabbro è l’insieme di coloro preposti ad aiutare nello sviluppo, incaricati di aiutare la persona nella crescita e nelle scelte - genitori, allenatori, staff medico, dirigenti.
Il fabbro deve sapere quando e come colpire per forgiare l’Atleta in modo che diventi un coltello da cucina giapponese e non un rottame che perda il filo dopo aver tagliato due pezzi di carne.
Traducendo: allenatori e dirigenti devono capire che un giovane che fin da subito ottiene risultati eccezionali ha comunque bisogno di un percorso di crescita. Non è “nato imparato”, semplicemente il suo talento gli consente di mettere in pratica senza paura le poche nozioni a sua disposizione.
Gli adolescenti crescono ognuno alla propria maniera, contaminati da persone luoghi e culture diversi. Ogni atleta, in quanto persona, ha interessi che è bene coltivare.🌱
Ognuno di loro è una torta di compleanno piena di candeline ed è sbagliato spegnerle tutte tranne quella dello Sport. 🎂
Alcuni sono subito pronti ad un passaggio verso il professionismo, altri hanno bisogno di più spazio per poter crescere.
Negli ultimi anni purtroppo assistiamo ad una veloce professionalizzazione dei giovanissimi a livello mondiale. Nel nostro piccolo, nello sport del Tiro a Segno, sono state create una quantità impensabile di gare internazionali per la categoria Juniores: Coppe del Mondo, Olimpiadi giovanili, circuiti internazionali, tanti raduni con la Nazionale. In pratica vengono costretti a una vita da adulto, tanti viaggi, poco tempo a casa con amici e famiglia, poca scuola. Nello Sport hanno tutto e subito, drogati da premi facili, tanto che una volta passati Senior pretendono di continuare ad avere gli stessi benefici pur non essendone all’altezza. Ma non possono vederlo in modo imparziale perchè hanno vissuto per anni nella bambagia, non è colpa loro.
Non hanno più sogni perchè gli sono stati negati, sono già stati tutti esauditi. Coppa del Mondo? Olimpiadi (anche se giovanili)? Hanno già avuto tutto. What’s next?
L’organo supremo dello Sport mondiale, IOC (International Olympic Committee), è mio malgrado promotore di questo piano folle di rubare la giovinezza delle nuove generazioni.
I giovani devono divertirsi, avere talento non è nè un merito nè una colpa.
🍒Sono alberi da frutto che ancora non hanno le radici ben salde a terra e noi li stiamo drogando perchè facciano i frutti fin da subito. Perchè? Che fretta c’è? Cosa ti cambia avere un campione di 16 o di 30 anni?
I ragazzi non sono numeri ma persone. Sono il futuro. E un futuro con basi solide ha più probabilità di essere stabile e duraturo.
Sono gli stessi sport, gli stessi valori, gli stessi sogni che ti appassionano a seguirlo. Diamo a tutti la possibilità di una vita serena.🧘
Sentiti libero di condividere questo post e di farmi sapere cosa ne pensi!
Come non concordare con quanto hai scritto!
Poi ti presenti con una foto insieme al grande Aldo, un "team builder" naturale, e quindi mi costringi ad esprimere un mio breve pensiero.
Tutto vero quel che dici, ma la realtà, al di la delle belle parole, è che l'importante è la medaglia.
Dimostrazione di ciò è anche l'introduzione di "eventi" come il mixed team ed il team event che hanno un valore tecnico pari a zero....ma danno la medaglietta, e questo, per chi dirige è l'essenziale.
Alcune dimostrazioni di fatto senza entrare nei particolari (numeri, non chiacchiere).
Vedi i "risultati" degli Europei 2021 ad Osijek.....
Le gare sono gare e quindi vanno effettuate, non sto dicendo il contrario.
Vedi l'ultima World Cup o i vari GP Issf... (parlo sempre del mixed e del team) non sono gare per le medagliette?
La frase "gli assenti hanno sempre torto" è vera fin che si parla di medagliette, perchè cosi facendo rafforzi l'idea della povertà tecnica dell'evento.
Mi fermo per non dare lavoro alla Procura Federale ;)
In definitiva, se devi scegliere tra l'uovo o la gallina, chi dirige mangerà l'uovo perchè è sicuro che lo mangeròa lui, mentre se allevi il pulcino e poi la gallina.....potrebbe essere qualcun altro a mangiarla, e questo non va bene.
E chi non si attiene a questa condotta....viene emarginato
Le statistiche dicono che il 50% dei ragazzi che sono andati a podio agli YOG...non fanno più sport agonistico.
Questa è la filosofia di fondo di quasi tutte le federazioni, ovviamente dal mio punto di vista.