🗓️ 3 marzo: sono partito col mio compagno di squadra Massimo per partecipare alla prima Coppa del Mondo della stagione in Egitto.
Aereo Roma - Cairo 🛫. Siamo gli ultimi atleti della Nazionale a partire.
Il poligono di tiro è una struttura enorme. Pazzesca. Lussuosa. Senza senso per il contrasto tra questo sfarzo e com’è il mondo al di fuori di esso.
Questo Shooting Range si trova in un complesso polisportivo con qualche stadio e hotel di lusso, in mezzo al deserto. Dicono che l’Egitto si candiderà per ospitare le Olimpiadi del 2032 o 2036..vedremo!
Di certo l’investimento è enorme e noi italiani sbaviamo guardandoci intorno, sognando di avere un poligono che sia anche solo il 10% di questo al Cairo.
🗓️ 4 marzo: è un giorno libero e lo utilizziamo per andare a fare il controllo armi (dimensione, forma e peso vengono controllati secondo precisi parametri per essere ammesse all’utilizzo durante le gare) e prendere confidenza con l’ambiente.
Dopo un trattamento fisioterapico al braccio e un caffettino fatto con la Moka elettrica che portiamo sempre con noi, rientriamo in hotel per andare in palestra.
(ho trovato questo macchinario strano e ho dovuto provarlo!)
E la dura realtà si palesa davanti a noi: ce ne andremo via da qui senza aver visitato le Piramidi o il Museo Egizio perchè subito dopo la gara è previsto il rientro in Italia 😓
🗓️ 5 marzo - primi 30 colpi di gara
Chiudo abbastanza bene con 292/300 punti e sono in piena corsa per la finale. Domani avrò gli altri 30 colpi e i primi 8 classificati accederanno alla fase successiva.
🗓️ 6 marzo: le previsioni meteo danno vento in aumento. Ed è proprio così: appena prima dell’ultimo turno di gara (il mio) si alza una vera e propria tempesta di sabbia che fa crollare addirittura la copertura sopra ai bersagli. 🌪️
La gara inizia nonostante tutto. Vento che sposta il corpo, sabbia che entra negli occhi. Un inferno che mi fa partire MALISSIMO con una serie miserabile da 45 in 8 secondi con tre 9.9. Poi recupero, sparo alla grande nei 4 secondi e riesco ad entrare in finale con il sesto punteggio.
In finale purtroppo offro una performance scadente ed è difficile identificare un unico problema. D’altra parte siamo ad inizio stagione, questa gara non era neanche in programma nella mia preparazione e abbiamo deciso di partecipare solo tre settimane fa.
Ho ancora qualcosa da limare tecnicamente ma soprattutto devo acquisire maggiore consapevolezza nei miei mezzi!
Perchè alla fine è tutto qui: CREDERE DI AVERE ABBASTANZA PER FARCELA.
Ci sono tanti modi per fare le cose e non ne esiste uno migliore degli altri. Siamo tutti diversi e ognuno deve trovare IL PROPRIO MODO.
Diffida da chi ti dà la ricetta del successo, da chi ti dice che esiste un solo modo per raggiungere l’obiettivo. Lo sport ce lo insegna: i grandi campioni vincono muovendosi e comportandosi in modo diverso.
Ma tutti sono e restano CAMPIONI.
Tre delle cose più difficili da fare : credere di riuscirci, trovare il proprio modo di fare e rimanere campioni.
Ciao, ricordati che ognuno ha il suo modo di prepararsi per la migliore performance, uno standard rimane solo una teoria, mentre la pratica va personalizzata.